venerdì, maggio 17, 2013

Il primo incontro per il tavolo civico per l'alternativa

Il 1° tavolo civico
La prima pietra
Un buon inizio, ieri sera, per la costruzione del "tavolo civico" collegnese. Un inizio incoraggiante, anche se la strada da percorrere appare lunga e non priva d'insidie. Il dibattito è stato intenso, il confronto politico franco e di buon livello, una merce piuttosto rara ai giorni nostri. Nonostante le provenienze politiche dei presenti fossero le più diverse, si è registrato una comune volontà di costruire un'alternativa all'attuale potere politico cittadino. Pur senza rinunciare alla propria storia, tutti si sono detti disposti a lasciarsi alle spalle il passato e a convergere su di un comune soggetto civico aperto alla partecipazione diretta dei cittadini.

Collegno, ormai lo riconoscono tutti, è soffocata da una classe politica sclerotizzata, incapace di rinnovarsi e soprattutto senza progetti al passo con i tempi. Vengono ripetuti sempre più stancamente e al ribasso gli stessi riti e le stesse scelte di venti, trent'anni fa. L'assenza di un'alternanza e di una vera discontinuità politica ha avuto come riflesso negativo il potere fine a se stesso e non in funzione dei cittadini.
La gestione del territorio, del patrimonio pubblico, delle società partecipate sono state via via sempre più scandalose. La partecipazione dei cittadini - uno dei tasti su cui più hanno insistito le persone intervenute ieri sera - è stata letteralmente cancellata. Gli stessi organismi rappresentativi, dal consiglio comunale ai comitati di quartieri, sono stati svuotati di ogni ruolo. Se tanti anni fa le decisioni venivano prese nelle segrete stanze dei partiti, oggi neppure più in quelle.

Il giudizio sull'amministrazione in carica è stato impietoso quanto unanime da parte di tutti i partecipanti all'incontro. Ma non è stato questo l'argomento più gettonato. Tutti si sono concentrati sul da farsi.
Tra i voti andati alle politiche al M5S e gli astenuti - è stato detto - non esiste più una maggioranza a Collegno per questo centrosinistra. Per quanto i risultati elettorali alle amministrative possano essere diversi, è difficile pensare che il quadro emerso dalle politiche possa essere completamente stravolto. Basta questa convinzione per coltivare la certezza che il cambiamento è a portata di mano, di fatto già acquisito? No, anzi potrebbe rivelarsi come la più amara delle illusioni. Occorre allora mettere a punto un progetto per la città credibile e convincente agli occhi dei cittadini, molti dei quali condividono il giudizio negativo sull'amministrazione, ma non per questo sono già conquistati alla nostra causa.

L'attenzione è poi stata posta sul ruolo di CIVICA in questa impresa.
Come CIVICA abbiamo organizzato questo primo appuntamento senza mettere paletti e senza escludere alcuno. Infatti il confronto a 360 gradi è sempre stato la nostra caratteristica sin dall'inizio, ma anche perché siamo consapevoli che nonostante l'ottimo lavoro svolto in questi quattro anni, CIVICA da sola non basta. Per questo CIVICA è disposta a fare un passo indietro per favorire la nascita di un nuovo soggetto, sempre civico, ma più ampio, un soggetto dove tutti si possano sentire a casa propria. Cittadini tra cittadini.
L'altra questione che è stata posta è stata quella del rapporto con il M5S. Con il M5S CIVICA ha sempre avuto e continua ad avere ottimi rapporti, ma CIVICA e buona parte dei presenti ieri sera sono una cosa diversa dal M5S. Un confronto è non solo auspicabile, ma necessario. Come sempre, ovviamente, per confrontarsi sono necessarie due condizioni: primo esistere, avere un'identità e un progetto; la seconda che il confronto lo si voglia da entrambe le parti.

In conclusione, ieri sera è stata posta la prima pietra, con la consapevolezza che per costruire l'intero edificio occorre tempo e soprattutto partecipazione. Certo se i cittadini che più e più volte in questi anni ci hanno chiamato, coinvolti, sostenuti non daranno il loro contributo attivo, la nostra buona volontà, per quanto grande e tenace, non sarà sufficiente. Abbiamo bisogno di idee, di entusiasmo, di voglia di esserci e, perché no, anche di amicizia e coinvolgimento emotivo. Noi faremo tutto il possibile per cambiare il futuro di questa città, ma senza una partecipazione fattiva dei cittadini, non ci sarà storia, perché la macchina del consenso costruita in tanti anni di potere, per quanto ammaccata, rischia di essere ancora una volta vincente, se non altro per forza di inerzia.
Il prossimo appuntamento sarà per metà giugno. Intanto chi volesse farsi avanti, chiedendo da subito di essere coinvolto  al tavolo civico e/o cominciando a mandare il proprio contributo di idee e suggerimenti può già farlo scrivendo a info@civicacollegno.it . Sappiate che la nostra casa è la vostra casa.
Giovanni Lava